Via Romea del chianti e sentieri limitrofi

  E’ proprio vero casa propria spesso è il luogo che si conosce meno,complice un meteo non troppo favorevole a giro per la regione oggi è toccato a un anello nel comune di San Casciano che include una parte di via Romea. E’ un peccato che non si valorizzino quanto dovrebbero i nostri percorsi che sono una risorsa sia per le nostre passeggiate domenicali tra amici che per l’indotto turistico che potrebbero generare tra trekking, trail e bike.

Il percorso pensato da Alessandro Socci ha visto la partenza al Bargino con immancabile sosta al bar prima della partenza (bar MCL una delle poche cose disponibili) . Finalmente partiti abbiamo seguito la cassia in direzione Firenze e siamo giunti fino al Calzaiolo dove abbiamo preso il corso del Terzona verso monte fino a incrociare la Via Romea del Chianti che scende da San Casciano si continua poi lungo il torrente ancora per un bel pezzo fino a incrociare la strada asfaltata che da Mercatale/SanCasciano va a Montefiridolfi, si attraversa e si comincia ad allontanarci un po’ da l’alveo del torrente risalendo la collina,a questo punto il paesaggio di fondo valle comincia a prendere una forma più consona al Chianti con vigne che si alternano a olivete. Si prosegue sempre seguendo la Romea passando un gradevole casale denominato San Bartolo fino alla strada asfaltata che da Fabbrica va alle Quattro strade sbucando in prossimità del Palagio prendendo a destra per raggiungere la pieve di Santo Stefano a Campoli.

La Pieve di Campoli è una chiesa del X secolo Romanico-Barocca di interesse storico , molto importante per l’amplio territorio che amministrava e per aver avuto tra i pievani Giulio de’ Medici (poi Papa Clemente VII) .

In teoria, stando alle mappe che ho, da Campoli la Romea proseguirebbe costeggiando la chiesa verso il monte passando sopra la fattoria di Belvedere fino a raggiungere Tignanello noi in realtà abbiamo proseguito sulla comunale fino al bivio per Tignanello da qui, dopo sosta pranzo, dalle Casacce siamo saliti fino a Podere Tignanello (Il toponimo potrebbe derivare dalla divinità etrusca Tinia, e non a caso pochi metri sopra la collina sono state recentemente rinvenute tombe etrusche) oggi appartamenti per agriturismo un tempo appartamenti per contadini e prima ancora presumibilmente convento. Oramai entrati nelle tenute di un noto marchio vinicolo non le abbiamo abbandonate per un bel po’ raggiungendo S.Maria a Macerata.

All’incrocio che porta a Valigondoli e Badia abbiamo abbandonato la Romea per richiudere il nostro anello attraversando il borgo di S.Maria dove è presente una piccola chiesa ricostruita nel 1828 dal Granduca Leopoldo II ma presente già da prima del 1000.

Immersi esclusivamente in vigne a erto-china , cosa purtroppo comune nell’attuale paesaggio del chianti del ventunesimo secolo, siamo giunti seguendo la strada asfaltata principale fino all’incrocio con la strada per Campoli accarezzati da un vento abbastanza insistente e fastidioso e accompagnati dal suo fischio generato da l’attraversamento di cavi elettrici o filetti di vigne non lo abbiamo capito. Abbiamo poi raggiunto Montefiridolfi con una piccola deviazione per toglierci il più possibile dalla strada principale calandoci di nuovo sulle sponde del Terzona.

Giunti a Monte in piazzetta abbiamo lasciato la strada per Mercatale deviando verso Torriano da qui imboccata una strada bianca sulla sinistra abbiamo cominciato la discesa verso valle arrivando fino al confine della mega cantina interrata del noto marchio di cui sopra e costeggiando lato monte quest’ultima siamo scesi in paese giungendo al circolo ARCI per una sana pausa e qualcosa di caldo, richiudendo l’anello con una involontaria par-condition tra APS di stampo cattolico e laico. Percorso sui 19,2 KM abbastanza facili e alla portata di tutti, qualche dislivello decisamente affrontabile (dislivello massimo complessivo 289 mt), per la maggior parte strade asfaltate o bianche con qualche tratto di acciottolato. Decisamente una bella domenica in compagnia di amici riscoprendo luoghi che in parte appartengono anche alla mia infanzia e potendo notare tanti particolari, come solo il trekking permette di fare, che a un frettoloso passaggio in auto da quelle parti non vedrai mai.

TRACCIATO GPS