METEOhobby o shopping convulsivo ?

LiDL ha capito per prima che oramai fregare le casalinghe con le offerte è diventato difficile, meglio provarci con gli uomini. Ed ecco che nei cesti delle offerte si alternano chiavi,trapani,chiavi dinamometriche, seghe, lime e quant’altro.

Ma l’irrefrenabile voglia di acquisto maschile è sopratutto attratta dagli utensili da cucina e dagli attrezzi per hobby insoliti. Et voilà come fai a non prendere quella bella scatola scura contenente una centralina meteo radio che ti sorride sul cestello delle offerte? Ci provi, ed allora la analizzi nei dettagli sfoderando tutta la tua esperienza …..è si, è fatta decentemente ma si vede le plastiche non sono curate come una Davis, è wireless chi sa quante volte gli devi cambiare le pile, non ha nessuna uscita per PC vuoi mettere quanto è comoda una La Crosse con interfaccia USB che metti poi i dati in vista sulla tua home page, …guarda manca la schermatura dei sensori questa è fondamentale cazzo , almeno non avessi mai lavorato su centraline professionali!

Insomma le provi tutte ma poi alla fine cedi, via per 60€ anche solo per la pressione barometrica e il vento son spesi bene poi se non funziona LiDL cambia senza se e senza ma, così passi alla cassa con la bella scatola nera lucente in mano pago di essere caduto nella tentazione come tutti i comuni mortali.

Arrivato a casa la prima operazione è quella di aprire il tutto. Si non sarà una Davis ma non è malaccio, alla fine pluviometro, gonio e anemometro sono dignitosi. L’unico neo i sensori di temperatura umidità, c’è da scoprire dove sono posizionati per poter improntare una idea di schermo. Trovati stanno nella scatolina al palo del gonio-anemometro, per la precisione sono riportati nella parte inferiore. Questo rende la costruzione dello schermo un po’ complessa.

La prima idea sarebbe quella di tagliare in due semicerchi gli anelli realizzando due torrette da unire in seguito abbracciando il palo e la scatola. Questo però ha un inconveniente, tende a disturbare la misura del vento, visto che difficilmente troveremo degli schermi della misura precisa (la mia idea è usare i rifrangi luce delle lampade da giardino a palla) quindi poi occorrerebbe per minimizzare l’errore piazzarla in modo che rimanga su una direzione poco significativa per i venti prevalenti del luogo.

Un altra ipotesi è vedere se si può portare fuori per una cinquantina di centimetri senza compromettere i risultati i fili dei due sensori, in tal caso si potrebbero alloggiare in uno schermo Davis posto sul palo immediatamente sotto.

Belle idee ma prima di procedere va verificato che tutti gli oggetti funzionino, e poi almeno qualche mese senza compromettere la garanzia lo vogliamo lasciare?

Quindi hackeraggio rinviato, ma la voglia di vedere chi produce questo prodotto commercializzato da LiDL è tanta, e allora il fido google diviene indispensabile….e da anche delle soddisfazioni, guardate qua:

Ventus W155

Hama EWS 1500 Professional Weather Station

Facile notare che sono esattamente le stesse centraline, nel caso della Ventus cambia il sensore di pioggia, per l’altra neppure quello.

Continuando a cercare si scopre che il gonio-anemometro è terribilmente simile anche a quello usato nella centralina a fascicoli della De Agostini e a quanto si legge in alcuni forum pure IROX ha qualcosa di molto simile. Ad essere sinceri pure il Davis a filo non è apparentemente che diverga molto come fattura. E’ molto probabile che tutta questa roba sia prodotta dal solito cinese che poi la fornisce a queste ditte che la vendono con il loro marchio commerciale. Questo è molto positivo perché consente nel tempo di sperare di trovare informazioni, ricambi e sensori da aggiungere sostituire.

Appena ci metto il cacciavite sopra voglio vedere se si riesce a decodificare i dati che transitano in radio, l’idea di farli leggere a un PC oltre che al suo pannello mi alletta moltissimo.

Tornando a noi, dopo un rapido test sul tavolo di casa, con annesse lamentele di chi vuole apparecchiare, non posso resistere dal provare a portare il gonio-anemometro sul tetto, in una freddissima giornata solo un pazzo poteva salire su e avvitare il tutto …io armato di chiavi e scotch per tenere fermo il sensore durante il SET, l’ho fatto.

Scendo e eseguo la ricerca, per fortuna il segnale radio arriva, la distanza non è molta 6/7mt ma di mezzo c’è un solaio e questa centralina viene data per appena 25mt in aria aperta che notoriamente con un qualche ostacolo di mezzo se diventano 8 o 9 è un miracolo.

Che dire, la centralina non è affatto male e sicuramente vale i 60€, ci sarà da vedere l’affidabilità nel tempo dei sensori, che lavorando all’ intemperie e ai raggi UV sono la parte più debole, male vada posso recuperare i vecchi progetti dei nostri sensori professionali in alluminio e riciclare elettronica e radio ๐Ÿ™‚

Volendo essere pignoli si può obiettare qualcosa sulla misura del vento che viene espressa come media negli ultimi 2 minuti e come raffica negli ultimi 10, ma tutto sommato può andare. Alla fine ben più completa delle Oregon di pari prezzo, per il momento sono soddisfatto sarà il tempo a mettere il giudizio definitivo, e pure il cacciavite a partire dalla schermatura mancante a hacking più massiccio ๐Ÿ™‚

 

 

4 Risposte a “METEOhobby o shopping convulsivo ?”

  1. Il sensore è sul tetto da un paio di giorni, adesso nevica, è stato divertente nella giornata seguire l’evoluzioni dei venti e della temperatura. Sarebbe stato carino anche misurare allo scoglimento con il pluviometro l’acqua  ma ancora non l’ho montato perché devo costruire una pensilina da staffare al palo dove avvitarlo.

  2. Problema, non segna più i dati esterni; Il sensore ha smesso di funzionare?
    Ma no è solo divenuto una enorme palla di neve che oltre ad impedire alle pale di girare (problema comune a tutti questi sensori non professionali che sono troppo piccoli per recuperare la forza necessaria) impedisce al segnale radio di uscire alla potenza necessaria per raggiungere la centralina.

  3. A quasi un anno dall'instalazione posso dire che sta funzionando egregiamente (facendo tutti gli scongiuri) ho avuto solo due blocchi sul pluviometro (resettato e ripartito) …..e ancora non ho cambiato le pile a nessun sensore.

  4. Ancora oggi funziona che รจ una meraviglia ….ha passato due anni e continua a funzionare egregiamente. Un solo reset al gonio e un paio o tre al pluviometro. Le batterie passano l’anno di vita (alkaline LiDL). Nel frattempo qualcuno ha anche decodificato il protocollo radio e si trova su internet…io invece dei tanti progetti non ho trovato il tempo per farci niente ๐Ÿ˜€

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