Zitti e …Mosca (2)

Continuiamo il nostro viaggio. Siamo arrivati all’albergo Cosmos, un gigantesco complesso realizzato nell’ottantuno in occasione dei giochi olimpici. Il complesso ospita 1777 stanze.La hall e immensa e include l’accesso a un casinò, bar, ristoranti, piscina, vari negozietti, sportelli di cambio e tutti i tipi di confort che il turista puo’ immaginare (si ho detto tutto …ma proprio tutto…servizi alla persona inclusi dopo una certa ora 😉 e questo e’ un vero e proprio spreco, oltre che una sminuizione della diversità del paese che sto visitano, visto che continuo a pensarmi viaggiatore convertito a turista per cause di forza maggiore.


Prendiamo possesso delle nostre camere, si tratta di stanze arredate in modo essenziale in perfetto stile sovietico; pulite, tutto sommato confortevoli ma niente di sfarzoso rapportato alla grandiosità dell’edificio.


Dopo un breve riposo non rimane che prenotarsi per l’escursione facoltativa “Mosca by nigth”, il prezzo di 20€ benché sproporzionato rispetto ai costi moscoviti non è neppure troppo esoso.


Siamo giunti al momento della cena, il primo impatto con il cibo russo, e la curiosità è tanta. La cena è prevista nel ristorante dell’albergo, e si tratta di una cena a buffet; non è certo la miglior maniera per conoscere la tipica cucina del luogo, ma offre il vantaggio di un impatto più soft, e permette di farsi un bel numero di assaggini.


Con mia grande sorpresa scopro che i gusti della cucina russa non sono affatto lontani dai miei, a parte quell’erbetta simile al finocchio che mettono dappertutto, che in seguito ho scoperto essere aneto. Gia da questo primo sommario impatto risulta chiaro che, nelle carni non ci sono differenze significative con i nostri gusti, il pesce è ottimo, specialmente per quel che riguarda il salmone, i contorni sono simili ai nostri (aneto escluso), i primi sono rappresentati esclusivamente da zuppe e, per finire, i dolci sono buoni anche se sempre a base di panna.


L’escursione notturna è molto bella e assolutamente da non perdere, intanto perché permette di vedere mosca senza traffico (come mi ricorda Firenze vivibile e girabile di notte, un girone dantesco di giorno …quando si dice tutto il mondo è paese) poi le luci mettono in risalto le architetture, e talvolta ne costituiscono elemento quasi essenziale, come nel caso delle fontane. Del resto non bisogna dimenticare che siamo in un paese ricco di energia elettrica e l’illuminazione non è un problema.


Estremamente bello e caratteristico il laghetto che si dice abbia ispirato l’opera di Ciaikowskij “il lago dei cigni”, ma anche le fontane e il Cremlino.


La prima impressione che ho ricevuto fino a questo momento dal paese è molto positiva, sembra tutto sommato una grande città tranquilla e miracolosamente pulita. Tutto è grande; i viali, le costruzioni hanno per noi italiani dimensioni inconsuete, poi è una città ricchissima di verde; tra un palazzone e l’altro vi è un piccolo bosco, si dice che più di un terzo della superficie cittadina sia a verde pubblico, e credo sia una cifra reale.




Nota Tecnica: Questo racconto l’ho scritto sul nokia 9210 nelle pause forzate di lavoro, poi ho tentato di rimettere a posto gli accenti e un po’ di discorsi …portate pazienza se non sono riuscito a completare l’opera in modo impeccabile 😉