Zitti e …Mosca

Ebbene è giunto il momento che la minaccia si realizzi. Adesso che sono tornato sono pronto a raccontarvi tutto di questa settimana di viaggio.
Poi cosa meglio di un blog, per fare un diario di viaggio?


In questa prima puntata, però voglio fare una premessa, sul perchè e il percome di questa meta.


Dopo aver visitato vari paesi europei, ero un po’ stanco di trovare sempre tutto grossomodo uguale, allora avevo la necessità di uscire un po’ da questo clima europeo; quest’anno non potevo permettermi viaggi lunghi, quindi non potevo andare troppo lontano. Da qui l’idea della Russia come meta a metà strada tra l’europa e l’oriente, nella speranza di discostarsi un po’ dall’europa senza necessità di dover stare fuori troppi giorni.
Anche se meno del solito, per mancanza di tempo, mi sono un po’ preparato a questo viaggio nei mesi precedenti, raccogliendo informazioni a destra e a manca. A febbraio quando il mio amico Mark è venuto a Firenze ne ho subito aprofittato per farmi dare qualche consiglio su Mosca. Abbiamo discusso un pò, le cose più importanti che Mark mi ha detto sono state queste:
-Tutte le scritte sono in cirillico (raramente puoi trovare l’inglese, benchè molti lo parlino)
-Gli orari dei musei e i giorni di chiusura sono fuori da ogni standard
-Il biglietto aereo non è particolarmente economico
-Quindi visti i punti sopra la prima volta è caldamente consigliato un viaggio organizzato; per non sentirsi troppo spaesati e per essere sicuri di riuscire a visitare tutte le tappe principali di chi mette piede a Mosca.


Devo dire che questa idea del viaggio organizzato non mi allettava proprio per niente, e se l’ho seguita è giusto perchè suggerita da Mark.
Tant’è che mi sono sfogliato un po’ di cataloghi alla ricerca di viaggi organizzati che lasciassero comunque un po’ di respiro; anche valutando l’offerta economica, alla fine la scelta è caduta su un pacchetto Francorosso (alla conclusione del viaggio le valutazioni, per la verità non troppo entusiastiche) che anche grazie a vari sconti risultava tra i più economici e con un programma che sulla carta lasciava spazio a qualche ora di libertà.


Arriviamo alla partenza, levataggia (oltretutto devo guidare io, e questo sarebbe il meno, se la sera prima non vi fosse stata la “pizzata degli allegri”), ma alle 3 di notte del 16 luglio si parte alla volta di Bologna; compagni di viaggio Duccio e Giuseppe. L’entusiasmo è tanto e la levataccia non si sente neppure più di tanto, tutto fila liscio e siamo all’aereoporto Marconi come da tabella di marcia; si esegue il check-in si ritirano passaporti e documentazione varia, e siamo pronti in attesa dell’imbarco.
Ci imbarchiamo sul volo charter, Blue Panorama e decolliamo paraticamente in perfetto orario (o comunque con ritardo di poci minuti perfettamente trascurabile). Mentre mi imbarco penso: “un’altro 737-400, la prossima volta voglio andare in Australia per vedere se finalmente riesco a cambiare aereo”, ma poi sul 737 mi sento a casa …oramai lo conosco come le mie tasche 🙂
Il volo passa veloce, e dopo un 3 ore e spiccioli si atterra a Mosca, sbarchiamo, recuperiamo i bagagli, troviamo l’assistente Francorosso e la guida che ci portano al pulman. Pulman numero 4, al momento questo numero quattro ci significa ben poco, infondo di quel pulman conosco solo i miei 2 compagni di viaggio.
Durante il trasferimento verso l’albergo ci viene rapidamente presentata la città, e cominciamo a prendere confidenza con un po’ di luoghi che avremo modo di rivedere nei giorni seguenti, Nel frattempo famigliarizziamo anche con la voce di Helena (la nostra guida) e il suo Italiano con dialetto tipicamente Russo 🙂
Dell’ arrivo all’Hotel Cosmos e di quello che segue vi racconto nella prossima puntata ….un po’ lo devo far bastare, mica mi posso bruciare tutto subito :-))

3 Risposte a “Zitti e …Mosca”

  1. Grazie Marika, …ne ho bisogno di un po’ di notti tranquille di autentico riposo :-))

    Leciram, la Russia in fondo in fondo è solo a 3 ore e 20 da Bologna :-))

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