I servizi, la guerra non convenzionale, l’eroina e le bufale su internet

risiko     Lo zapping riserva ogni tanto delle interessanti sorprese, è la volta di RAI storia con Dixit nella puntata di ieri a parte la prima parte dedicata agli industriali dell’auto francesi interessante per pura curiosità storica, la seconda parte mirata alla nostra storia più recente è risultata molto istruttiva. Incentrata sull’operazione “blue moon” non faceva che mettere insieme e legare con un filo logico e testimonianze degli eventi che avvaloravano una teoria sempre sentita dire (e molto logica) ma che fino a ieri non avevo mai avuto elementi per leggere in modo così chiaro. In buona sostanza forniva elementi volti a dimostrare come la diffusione dell’eroina nella seconda parte degli anni 70 sia stata un’operazione guidata dall’alto per distruggere la protesta studentesca. Non è la solita tesi complottistica basata sul “mio cuGGino ha detto” ma fatti reali, testimonianze e ricostruzioni di inquirenti. Nella trasmissione venivano riportati interventi del giudice Salvini, del testimone non che agente dei servizi Cavallaro e di persone come Capanna che hanno attraversato quell’epoca.

Quello che più colpiva era il fatto che questa propaggine di guerra fredda si sia combattuta con mezzi non convenzionali, ma soprattutto con largo uso della stampa di potere usata per veicolare disinformazione e creare stereotipi. La prima strategia della guerra non convenzionale le stragi e gli attentanti non stava funzionando. Il consenso del PCI stava invece aumentando, il potere occidentale non poteva permettere che un punto di cerniera come l’Italia si avvicinasse al nemico. Da lì il cambio di strategia e l’infiltrazione del movimento culturale rivoluzionario con l’eroina, tecnica già sperimentata con il Black Panther Party . L’equazione contestatore=capellone=drogato/sbandato fu fatta passare nell’opinione pubblica, le droghe leggere sparite dalle piazze e sostituite dall’eroina e il movimento distrutto.

Di quegli anni, per ragioni anagrafiche, ho solo un vago ricordo, dei primi ’80 però qualcosa ricordo e non è che l’informazione sui “drogati” che in quegli anni sparivano fosse in effetti questo granché.

Mentalmente mi sono avvicinato nel tempo, Genova 2001 il copione è identico, il movimento che si oppone allo status quo va abbattuto, stesso cliché: operazioni di polizia illecite, infiltrati, delegittimazione dalla stampa e di nuovo un equazione contestatori=violenti. Stesso copione più recentemente con i NO-TAV.

Questo potere ha un punto debole: manca di fantasia, opera sempre allo stesso modo: la disinformazione verso le masse per isolare i fermenti.

A questo punto mi viene un sospetto, negli ultimi mesi internet pullula di bufale, sembra una battaglia persa tentare di contrastarle, passa veramente di tutto le cose più imbecilli e insensate trovano un megafono e una diffusione che lascia sgomenti, sopratutto quando qua e la vengono riprese da stampa e TV.

Che stiano preparando il terreno a un’altra operazione reazionaria? Sembrerebbe mancare la condizione principale per questo, ovvero una contestazione rivoluzionaria in atto, ma forse non è così: i potentati economici hanno già registrato un’ insofferenza delle masse verso questo capitalismo cinico e distruttivo e si stanno preparando la difesa per quando questo sfocerà nelle piazze e servirà giustificare operazioni repressive. Del resto con la disoccupazione in crescita, l’impoverimento generale, la distruzione dello stato sociale e una politica che non assorbe le istanze del popolo i tumulti non staranno molto ad arrivare. Quindi creare un popolo ignorante e confuso da una parte eviterà la partecipazione di massa in un unica direzione e dall’altra aiuterà a far emergere il salvatore della patria, che con la sua luminosa guida ci libererà dal caos e dall’ingovernabilità ….un altro copione già visto che di sicuro non ha portato bene al popolo.