Letture 1

Oggi (direi stasera, ma poi vatti a pesca quando faccio il cut&paste sul blog) volevo parlarvi di un argomento che fa "tanto culturale". Ebbene voglio far si che almeno un post di questo alieno posto virtuale riguardi un minimo di CULTURA, maiuscola giusto per distinguerla da quella di cui si occupano Bondi e la Gelmini.

Quindi “Finito i’ ricreativo, si passa a i’ curturale”.
Partiamo con un post che vorrei fare da tanto tempo, su un libro che mi ha veramente colpito.

PER ME PAULO COELHO E’ UNA CAGATA PAZZESCA!

Ebbene si, ho salvato dal macero una copia  dell’alchimista di Coelho. Non avevo mai letto nulla di questo autore e quindi malgrado mi sia stato immediatamente sconsigliato dai veri amici non ho resistito alla curiosità di provare di persona.
Il risultato è un blocco di carta infarcito del più becero buonismo. Un opera mielosa e insopportabile, una bolla d’aria nella storia dell’umanità. Pancottiglia per sedicenni sfigati, infarcita di buonismo, fatalismo e di una religiosità vuota da seguaci di padre pio.
Insignificante quanto un discorso di Veltroni, inutile quanto una goccia nell’oceano. Se si fosse limitato a scrivere una storiella per bambini del pastore che gira il mondo alla ricerca di un tesoro, forse ne avrebbe pure tratto qualcosa di decente.

Voto: 0

DISINTOSSICAZIONE LENTA

Dopo Coelho ho deciso una disintossicazione lenta dalla retorica, così ho recuperato un piccolo libruccino comprato a stock. Feng Meng-Lung Le Sette Prove
Altro non è che la traduzione di un qualche testo taoista dove si raccontano delle storielle. Certo sono favolette imbottite di morale a sfondo religioso, ma senza dubbio stanno una spanna sopra al nulla coeliano.
Lettura più che dignitosa per chi piace il genere, o per chi si voglia distrarre occupandosi di una civiltà diversa dalla nostra.

Voto: 6

C’E’ SEMPRE UNA PRIMA VOLTA

Io non sono un lettore di fumetti,non lo sono mai stato neppure dei piccoli fumetti da ragazzi, se si eccettua qualche topolino e qualche Alan Ford (più quest’ultimi per la verità); per cui per me leggere un libro illustrato è stata un’assoluta novità.
Persepolis, di Marjane Satrapi è senza dubbio un libro che scorre molto bene, ma non solo, dietro una storia autobiografica si nasconde una attenta analisi della situazione di un paese a noi tanto lontano e indirettamente di paesi a noi tanto vicini. Le difficoltà di chi vive in fuga, il disinteresse di un mondo razzista nell’anima sempre pronto ad isolare e sfruttare il diverso, il disuguale, chi comunque è in difficoltà e/o a disagio.
Veramente un bel libro da consigliare, contro l’ipocrisia e il perbenismo, anche e sopratutto a un pubblico giovane.
 Non entro nel merito del disegno dove non ho titolo per giudicare ma sulla storia un bel 7 lo trovo assai meritato.

Voto: 7

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