nascoste dietro gli angoli di vie che portano i nomi più sfuggenti

“nascoste dietro gli angoli di vie che portano i nomi più sfuggenti” , ho preso in prestito questa frase del simpaticissimo ratto urbano per riflettere su ben altro.


Le vie appunto, e i loro nomi. Lasciamo perdere i nomi assegnateli talvolta anche di dubbio gusto; ma la cosa che più lascia perplesso chi di vie ne percorre molte è la segnaletica. Le nostre vie oramai sono per lo più prive di cartelli che le individuino, senza contare i numeri civici che sono un opzional; e quando ci sono seguono numerazioni bizzarre e fuori da ogni logica matematica fatte di numeri neri e numeri rossi, e di /a /b /c etc. etc.


In periodo elettorale, dove miracolosamente i lavori aumentano, ci troviamo continuamente difronte a deviazioni, e cantieri che coprono i numeri civici; spesso diventa un’impresa ancora più ardua trovare un indirizzo. Eppure viene da chiedersi cosa costerebbe in termini di bilancio eseguire una corretta numerazione e predisporre cartelli col nome della via su tutti gli angoli ? Troppo spesso le nostre amministrazioni sono prese da opere gigantesche scordando l’utilità di quei piccoli accorgimenti che ci semplificherebbero la vita di tutti i giorni.


Sempre rimanendo sui piccoli accorgimenti vi propongo un piccolo test da fare a Firenze, provate a lasciare la macchina sul vialone delle cascine (unico parcheggio non a pagamento prossimo al centro) e tentate di raggiungere il centro in bicicletta. A questo punto provate a tenere conto di questi fattori:


-Quante volte in zona pedonale dovete lasciare la pista ciclabile per non fare “il giro del montierino”


-Quante volte dovete prendere sensi unici al contrario, per non allungare in modo improponibile la strada


-Quante volte dovete saltare sui marciapiedi e fare manovre improponibili, per aggirare ostacoli tipo delle splendide catene a tutela di un consolato (che costringe anche il traffico auto a giri pindalici, oltre a essere sorvegliato a nostre spese da almeno 6 agenti di pubblica sicurezza) che non prevedono un varco per i cicli.


Dopo tutto questo viene da chiedersi se i tecnici del comune (stipendiati) si siano mai posti il problema di uscire d’ufficio e verificare se il loro lavoro teorico in pratica funziona. Ma viene anche da chiedersi perchè la parte politica continui a sognare su tutto ciò che può essere faraonico e non provi a vedere con i propri occhi ciò che è reale? Perchè la campagna elettorale non la fanno a piedi, in auto, in Ataf, girando per la città e andando a parlare e trovare i cittadini nella loro vita di tutti i giorni? Perchè non provano a comportarsi da cittadini normali, lasciando a casa il loro telepass e provando a vivere la città fatta di divieti (a proposito nessuno ha sicuramente mai provato a leggere i cartelli di divieto d’accesso alla ZTL, sono talmente lunghi e complicati che minimo ci vuole 10minuti) e parcometri da rimpizzare continuamente. Tutto questo ovviamente trasversalmente agli schieramenti, perchè se chi ha governato Firenze fino ad adesso non ha brillato ….mi viene da ridere vedendo le idee degli avversari.

3 Risposte a “nascoste dietro gli angoli di vie che portano i nomi più sfuggenti”

  1. Beh, sull’urbanistica di Firenze ci sarebbe da ridire ma, dato che in comune sono presi da un delirio di berlusconismo grandoperesco, questi sono i prezzi da pagare per la tramvia!

    Ah, ti sembrerà strano ma in comune qualcuno che per strada ci va c’è, dato che ho avuto modo di averci a che fare!!

    Solo che per uno che lavora seriamente (ed in maniera competente), ce n’è 100 che non fanno una minchia.

    E il guaio è che cambia molto poco di che colore sia il loro vessillo.

    PS: ma devo scoprire per caso il tuo blog per ricordarti che abbiamo una guinness in sospeso al trip?

    Anonimo (forse)

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