non star sull'albero a cantare

Difficile trovare un detto più fuori tempo di questo. Ci pensavo ieri mentre commentavo il post della Valentina.
Il retaggio del passato ci vuole belli, dinamici e attivi, ci vuole con la testa mirata "al fare", non ci può accettare immersi in un canto. In un attesa del nulla con il piacere del canto poi ….eresia.
Nel mondo odierno dove ti svegli la mattina alle 7:30 e cominci a correre come un disgraziato, prosegui nella pausa mensa ingozzandoti come un pollo a cui sia appena stato buttato del becchime, e giù via fino all’uscita dal lavoro che avviene di anno in anno più tardi. Poi la palestra o gli altri hobby, compressi sempre più verso cena, e poi il dopo cena qualche ora con gli amici …..e finalmente a letto che domani si riparte. Almeno sei giorni la settimana e non è che il settimo sia troppo meglio.
In questo mondo cosa c’è di più bello che stare su l’albero a cantare? Anzi di un bel monolocale sull’albero da cui cantare mentre con estrema calma ci facciamo la doccia o la barba…..e poi tutto il giorno nel terrazino a godersi il paesaggio.