Ozio a ferragosto



Che fatica! Che fatica questo ferragosto, svegliatomi quasi alle nove, fatto insolito e comunque un oretta in ritardo rispetto al mio standard, sceso al bagno per finire di svegliarmi …poi con calma preparato e fatto colazione. La pace sopra tutto malgrado il ferragosto e la tarda ora il campeggio è ancora un silenzio totale. Scendo a lavarmi i denti e mi trattengo un po’ a far caciara con Guido,Stefano e gli altri campeggiatori del gruppo della sera. Aspetto la partenza di Ermanno e Giancarlo per i saluti, mentre Guido smonta un pallone da rugby bucato , mando anche l’unico SMS di auguri di buon ferragosto dell’anno (sinceramente non sentivo necessità di mandarne altri solo per adeguarmi ad una consumistica routine) poi con calma, con molta calma risalgo verso la tenda per cominciare a far qualcosa per pranzo. Ormai la bombola del fornello grande ci ha abbandonato e con pazienza non rimane che ripiegare sul fornellino, il quale tempo a parte sostituisce egregiamente il fratello maggiore, nel frattempo si sentono arrivare gli invasori che tra poco riempiranno il ristoro del campeggio.

Terzani alla mano e una qualche ombra inseguita con meticolosità ormai anche il pomeriggio se ne sta andando, questione di qualche ora e poi possiamo ricominciare a pensare alla cena, aspettare la mezzanotte a far un po’ di chiasso sotto la tettoia poi andare a letto.

Una giornata di assoluto ozio, una giornata improduttiva, lontana dalla routine, lontana dai propri luoghi una giornata immersi nel silenzio e nella pace, flebilmente modulata da l’arrivo 100 metri a valle di un auto o di una moto, dal fruscio del bosco o dai rumori dei suoi abitanti.

Sotto il lago, apparentemente immutabile nei secoli, come la brezza che risale la collina e mi allieta questa scrittura all’ombra della parete della veranda del vicino.

Ci vorrebbe un giorno d’ozio al mese, per tornare in pace con il mondo; per riflettere sulla propria vita sugli avvenimenti che ci hanno sfiorato, su quello che veramente ci manca o ci è caro, per fare pulizia negli scaffali dei nostri pensieri, per tornare nuovi, rigenerati e pronti a ripartire. Non è la prima volta che insignificanti prese d’atto e relative svolte della mia vita partono da queste rive, da questa terra apparentemente ostile ma con una profonda anima radicata nel tempo,e per questo amabile.

Pubblicazione differita da file Openoffice redatto in ferie


Una risposta a “Ozio a ferragosto”

  1. Sono il miglior fancazzista che questo paese abbia avuto negli ultimi 150 anni, lo pubblico un mese e mezzo dopo!

    …Chi lo nega รจ un comunista, cribbio!!

I commenti sono chiusi.