Norge – parte 2

(vai alla prima parte)    (vai alla parte precedente)

25-7-2008

Supportati dalla guida gratuita "Round Trips – Fjord Excurions" raccattata alla reception decidiamo di dedicare la giornata alla visita di una parte dell’ Hardangerfjorden. Fatto colazione, prima di partire ci fermiamo al supermarket a comprare un po’ di panini, vaschette di affettati e frutta e siamo pronti per partire.

L’itinerario è fissato in Arna,Tysse,Norheimsund, Strandebarm, Eikelandsosen e poi di nuovo verso Tysse a chiudere il cerchio. Inutile dire che per quanto piccolo sulla carta questo giro si rivela abbastanza lungo, dati i limiti di velocità molto bassi e le strade che devono necessariamente costeggiare i fiordi e passare non troppo in cima ai monti. La cartina è un po’ poco dettagliata ma per la prima escursione può andare, al ritorno ci fermiamo al centro commerciale per comprare una cartina stradale con una scala migliore. Dopo averci pensato su ben 5 minuti riusciamo a scegliere quella sbagliata, o meglio adatta per il giro che avevamo già fatto ma non idonea per quelle che dovevano essere le escursioni future.

Ovviamente non resistiamo e riproviamo il bancomat, ci prova prima Alessio e niente, ci provo io con quello aziendale (il primo che mi è capitato tra le mani) e niente, ci riprovo con quello personale e….magia escono 1000NOK incredibile ma vero siamo riusciti a prelevare sul circuito cirrus-maestro, decide di riprovarci pure Alessio anche perché il suo è della stessa identica banca di quello che ha funzionato, ma non c’è niente da fare malgrado vari tentativi.

Il giro della giornata è stato bello e i posti da lasciare a bocca aperta, colpisce il paesaggio montano a ridosso del mare, ma anche i verdi intensi e la pace. In ogni momento tu decida di fermarti lungo la strada trovi pace, con un traffico tutto sommato modesto.

Colpisce la precisione dei Norvegesi, mai visto superare un limite di velocità, piazzole e strade pulitissime con panchine e servizi igenici in piena efficienza tutt’altra cosa rispetto alla nostra repubblica delle banane. Certo anche qui ci sono diversi autovelox e pure le inchiodate che gli precedono ma evidentemente non è la norma.

Ritorniamo al miniappartamento e di nuovo sbracati in terrazzino come il giorno precedente, la temperatura nella giornata è stata sopra i 30°C anche se una buona ventilazione permetteva di tirare il respiro non appena ci si trovasse all’ombra. Un salto al supermarket per reintegrare le scorte e ci si cimenta di nuovo nella preparazione della cena, ormai è chiaro che le cene fuori si lasceranno a Oslo (anche perché li non abbiamo una cucina personale), qui ci godiamo la natura e non ci fa voglia di tornare a Bergen per cenare la sera.


26-7-2008

Levata e abbondante colazione sul terrazzino, pronti per la partenza. Visto è bel tempo si decide di lasciare Bergen a domani, tanto in città ci si cava anche se dovesse piovere, e si punta su un bel giro del Sognefjorden, il fiordo a nord di Bergen. Prima della partenza tappa al centro commerciale per l’acquisto della cartina stradale giusta e di un po’ di viveri per pranzo. La giornata si preannuncia veramente calda, e infatti non si smentirà. Siamo gli unici a beccare più di 30 gradi e non una goccia di pioggia in Norvegia, sembra tornata la fortuna dei 10 giorni in Irlanda nel 2003 senza una goccia di pioggia ….incrociamo le dita e andiamo avanti.

Il giro previsto è Arna, Karnarvik,Vike,Romarheim,Matre,Instefjord,Opedal,Hest,Ortnevik poi ritorno indietro fino a Hest da qui si taglia per Forde,Fosse,Matre e poi di nuovo per la strada fatta all’andata. Ovviamente guida Alessio che è diventato primo guidatore anziché guidatore aggiuntivo dopo che si è innamorato della Audi A3 che ci hanno dato al posto della prevista Polo evidentemente non disponibile (gran bella macchina …se costasse almeno un diecimila euro in meno).

Che dire i posti sono bellissimi come quelli del primo giorno, nel continuo alternarsi di mare e montagna questa volta si fa pure un passo e si sfiora delle lingue di ghiaccio ancora intatte. La giornata è calda come la precedente, le strade in buona parte molto piccole Ortnevik poi è un paesino bellissimo in un fiordo incantato ma assolutamente "in culo al mondo", la strada per arrivarci ricorda il percorso del vecchio test drive, la montagna da una parte e la "greppa" sul mare da l’altra, ovviamente la strada in molti punti basta giusto per una corsia e di tanto in tanto c’è qualche rilargo per scambiarsi. Sulla strada del ritorno troviamo molto bello un punto panoramico dopo Fosse, peccato che non vi fosse spazio per fermarsi e più avanti non rendesse altrettanto bene per foto e riprese.

Torniamo alla nostra terrazza che un altro giorno è andato, la voglia di una visita notturna a Bergen sfuma con la stanchezza, pertanto ci rinunciamo mentre cominciamo a cercare di capire come si pagherà il giorno seguente il pedaggio per l’ingresso in città. Abbiamo già visto cartelli che segnalano la stazione di servizio per il pagamento dei pedaggi e l’assistenza (una è anche al centro commerciale di Arna o giù di li) ed abbiamo capito pure che quella specie di telepas bianco attaccato al nostro vetro a quello serve, resta da capire come si saldi il conto. Dopo una serie di discussioni arriviamo alla soluzione che Europcar ce lo addebiterà sulla VISA (soluzione tra l’altro esatta).

(vai alla parte successiva)